Il paesaggio sonoro e la valorizzazione culturale del territorio
Nella costruzione e nella comprensione dell’identità territoriale viene sempre più frequentemente adottata la “visione culturale” e, nello stesso tempo, viene sottolineata la dimensione spaziale del concetto di cultura; ne consegue la maturazione dell’idea che, proprio partendo dal paesaggio e dal patrimonio culturale, si possano sviluppare strategie e proposte concrete di valorizzazione territoriale. Il percorso del presente lavoro si snoda dalla percezione del paesaggio sonoro, alla musica come strumento di lettura del territorio, all’individuazione del genius loci, del legame cioè fra luogo e ispirazione artistica; si sofferma, infine, sulla pervasività della presenza di un compositore che, come testimoniano i casi internazionali indagati (Salisburgo, Bayreuth), può diventare elemento di identità e di identificazione di un luogo e motivo di attrazione di un territorio. Facendo della “musica” il focus tematico-culturale, vengono prese in considerazione alcune impostazioni teoriche applicandole a un caso di studio specific viene pertanto data enfasi a un compositore (Giacomo Puccini) di grande fascino e di notevole spessore musicale, che nei luoghi della Lucchesia e della Versilia ha vissuto, da essi ha tratto ispirazione, con essi ha manifestato un forte legame di appartenenza e di attaccamento. Lo studio vuole fare da guida lungo un duplice itinerario, tematico e spaziale, con l’obiettivo di fornire un utile contributo alla valorizzazione del patrimonio culturale ed alcune idee per l’individuazione degli strumenti necessari ad una impostazione di un piano di sviluppo territoriale che della cultura musicale faccia il suo perno.