Il Mediterraneo dalla frattura regionale al processo d'integrazione
Il mare Mediterraneo è il centro di una regione geografica dai confini incerti, che l’uomo ha sempre faticato a definire e controllare. E’ luogo di grandi contraddizioni, sociali, politiche, religiose, economiche, ma i popoli che vivono sulle sue sponde hanno sempre cercato di conoscere i motivi di attrazione, restando consapevoli di vivere in un sistema dove gli opposti coesistono. L’immagine della “frattura” non è quindi impropria per definirne il profilo generale dell’area Mediterranea secondo approcci metodologici diversi e diversi punti di vista, in questo caso della geografia e dell’economia e politica agraria. Se il Mediterraneo soffre di una carenza di auto-rappresentazione unitaria è pur vero che le sue componenti politiche avvertono la necessità di una coesione maggiore in grado di confrontarsi con le tendenze in atto di uno spostamento dell’interesse politico mondiale verso l’Oriente. L’Europa fino dal sul nascere ha considerato l’importanza di relazioni stabili con la sponda meridionale del Mediterraneo, ma solo con la conferenza di Barcellona dal 1995 l’Unione Europea ha tentato di dare consistenza agli intenti di fondo, avviando la politica di Partenariato Euromediterraneo. Salvatore Cannizzaro affronta la definizione e l’analisi delle molte fratture regionali che caratterizzano il Mediterraneo e che definiscono una materia di indagine particolarmente complessa, partendo da quella geografica e affrontando le altre, di natura sociale, democratica, dell’istruzione, sanitaria, delle tecnologie informatiche di comunicazione, dei sistemi di trasporto. Gian Luigi Corinto affronta la particolare natura della frattura che divide l’agricoltura delle due sponde. La PAC (politica agricola comune) europea da sempre costituisce la metà della spesa dell’intervento pubblico europeo in economia e ha sempre determinato anche i limiti dei rapporti con i PTM (paesi terzi del Mediterraneo), costretti spesso ad accordi bilaterali che ne hanno condizionato le potenzialità commerciali e di crescita economica.Carmelo Maria Porto delinea la possibile evoluzione dell’area mediterranea come sistema unitario, partendo dall’analisi dei motivi dei frequenti fallimenti di unificazione per affrontare gli interventi di costruzione politica dell’area mediante la sostituzione della politica di associazione economica con quella di prossimità. Il volume oltre a contenere una solida documentazione statistica e bibliografica, è corredato da una serie di carte geografiche tematiche per la comprensione più immediata della complessa materia trattata nonché alcuni Focus di approfondimento.
INDICE
Cannizzaro Salvatore
Salvatore Cannizzaro è docente presso il Dipartimento di
Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania dove insegna
Geografia culturale nel corso di Laurea in Beni culturali e Geografia nel corso
di Laurea in Filologia Moderna. Nel periodo 2007/2010 ha insegnato Geografia
culturale e Geografia del paesaggio e dell’ambiente nei corsi di Laurea in
Scienze del turismo presso l’Università di Macerata. Svolge attività di
ricerca, principalmente, intorno a temi di Geografia del turismo, del
paesaggio, dell’ambiente e dello sviluppo territoriale.
Corinto Gian Luigi
Professore associato nell’Università degli Studi di Macerata, dove insegna Economia dell’ambiente e Marketing del territorio nei corsi di Laurea in Scienze del turismo presso il Dipartimento di Scienze della formazione, dei Beni culturali e del Turismo. Dopo essersi occupato di produzioni agricole, da oltre un decennio si interessa prevalentemente di sistemi locali di sviluppo, della diffusione asimmetrica della crescita economica, dei conseguenti problemi di identificazione dei modelli di aggregazione territoriale dell’economia, di paesaggio, di promozione delle risorse enogastronomiche e del turismo rurale.
Porto Carmelo Maria
Insegna Geografia economico-politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali dell’Università degli Studi di Macerata, dove insegna Geografia politica ed economica e Geopolitica. Gli studi più recenti documentati da numerose pubblicazioni sono stati orientati alle trasformazioni degli spazi del consumo e alla “competitività territoriale” sostenibile nell’attuazione dei processi di Lisbona/Gothenburg, nonché all’evoluzione geopolitica del Mediterraneo.