In tutto il mondo, e anche in Italia, il settore delle tecnologie biomediche (che, secondo l'O,M.S., comprende l'insieme delle tecnologie, strumenti, farmaci e procedure utilizzati per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della malattia e per la riabilitazione) sta attraversando una fase caratterizzata da nuovi fermenti e potenzialità, ma anche da problemi e conflitti. Sotto la spinta di un numero crescente di ricerche, di una rapida e diffusa circolazione delle conoscenze, nonché di una internazionalizzazione dei mercati, vengono infatti messi a punto e resi potenzialmente disponibili sempre nuovi prodotti, che ampliano, oltre che innovare, le possibilità di intervento. La complessità e la sofisticazione sempre più spinte di dispositivi e apparecchiature e la necessità di assicurarne l'efficacia oltre che la sicurezza, ha peraltro suggerito agli organi vigilanti, oltre che agli stessi produttori, sia una certa cautela nella immissione nel mercato che l'adozione di procedure valide e trasparenti per una valutazione preliminare di tutte le possibili conseguenze derivanti dal loro impiego. Sono state pertanto introdotte in molte nazioni, come già per i farmaci, precise regolamentazioni per la sperimentazione, la produzione e la vendita di apparecchiature e dispositivi. Esse hanno un impatto non marginale anche sui criteri di progetto, sulle modalità di costruzione, di installazione e di assistenza. I Responsabili delle strutture sanitarie sono i principali acquirenti di tali prodotti. Essi hanno sempre più bisogno di previsioni affidabili sull'impatto clinico, economico ed organizzativo provocato dall'introduzione di nuove tecnologie. Ciò ha favorito la diffusione, anche in questo settore, della cultura del «technology assessment», con riferimento agli aspetti tecnici, clinici ed economici, oltre che alla loro necessaria integrazione. Gli stessi Responsabili sono inoltre consapevoli della necessità di dover procedere ad una scelta del singolo apparecchio che tenga conto comparativamente non solo del prezzo, ma anche delle prestazioni e del costo di gestione e soprattutto dell'esigenza di doverne garantire successivamente il funzionamento efficace e sicuro. La scelta richiede non solo la disponibilità di informazioni aggiornate ed esaurienti sui vari prodotti disponibili sul mercato, ma anche la capacità di interpretarle e confrontarle, con competenze tecnico-scientifiche, non sempre disponibili in tali strutture. Solo tali competenze possono poi assicurare la corretta installazione e gestione ed un continuo controllo di qualità.