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Chiese e monasteri di fondazione privata nel territorio bolognese (secc. X-XII). Una prima ricognizione

Cerami Domenico
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ISSN:
0393-7216
Rivista:
ATTI E MEMORIE. Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna
Anno:
2019
Numero:
LIXIX
Fascicolo:
ATTI E MEMORIE N. LXIX 2019

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L’articolo esamina, nella prima parte, la fondazione di monasteri e chiese nel territorio bolognese per opera di esponenti dell’aristocrazia rurale e urbana. L’unico esempio documentato di Eigenkloster è il cenobio di S. Bartolomeo di Musiano, istituito dai cosiddetti conti di Bologna. Più diffuse risultano le attestazioni documentarie relative a forme di controllo, patronato e avocazia esercitate su chiese e monasteri preesistenti o riguardanti tentativi di controllarli da parte delle élite. L’articolo, nella seconda parte, analizza come il vescovo e gli ordini monastici abbiano cercato, nella scia delle riforme papali, di limitare il controllo esterno attraverso una serie di azioni politico-religiose.

Parole chiave: monastero, aristocrazia, patronato, riforma papale, vescovo.

The article examines, in the first part, the foundation of monasteries and churches in the Bolognese territory by members of the rural and urban aristocracy. The only documented example of an eigenkloster is the monastery of St. Bartolomeo of Musiano, instituted by the so-called Counts of Bologna. However, there are numerous documents about how the pre-existing churches and monasteries were affected by patronage, advocacy, and other attempts to control them by the elites. The article, in the second part, analyzes how the bishop and monastic orders tried to limit outside control through a series of political and religious actions, in the wake of papal reforms.

Keyword: monastery, aristocracy, patronage, papal reform, bishop.