Specie arboree a rapido accrescimento come il pioppo, il salice, la robinia e l’eucalipto hanno in genere
bisogno di pratiche colturali intensive per forzare la produzione di biomassa. Nel presente studio viene valutato sia il
grado di adattamento di due cloni di pioppo (‘Monviso’, ‘AF8’) e la loro produzione di biomassa nel particolare contesto
dell’altopiano Reatino con sistemi di coltivazione a basso impatto. I cloni di pioppo sono stati piantati alla fine del 2010,
secondo il sistema di turni di raccolta biennale. L’altezza delle piante è aumentata durante la primavera, con ulteriori
forti incrementi sino a giugno. In questo periodo, la temperatura ha rappresentato la principale variabile forzante per
lo sviluppo delle piante, con la profondità di falda che ancora non rappresentava un fattore limitante per lo sviluppo
vegetativo del pioppo. Dalla fine di agosto, le piante sono tornate a mostrare incrementi vegetativi raggiungendo
nuovi massimi nella prima metà di settembre. In questa seconda fase di crescita si sono registrate forti correlazioni
con gli apporti pluviometrici. L’analisi della produzione di biomassa e il diametro alla base dei germogli principali
ha mostrato una bassa variabilità tra i due cloni analizzati. Il clone ‘Monviso’ ha mostrato la maggiore produzione
di biomassa, soprattutto durante il terzo anno, quando anche il diametro alla base è risultato mediamente maggiore
rispetto al clone ‘AF8’. La produzione media annua di biomassa durante il secondo turno biennale (2014-2015) è stata
superiore a quella del primo (2012-2013), nonostante l’assenza di pratiche di fertilizzazione e irrigazione.
Parole Chiave: Pioppo, SRF, variabili meteorologiche, falda acquifera, biomassa.
Short rotation plantations of fast-growing tree species like poplar, willow, false acacia and eucalyptus need
intensive cultivation practices to force biomass production. In the present study, the adaptability degree of two hybrid
poplar clones (‘Monviso’, ‘AF8’) and their biomass production were evaluated in the particular context of the Rieti
uplands (Italy) with low-impact farming systems. The hybrid poplar clones were planted at the end of 2010, according
to the biennial shift harvesting system. The plant heights increased during Spring, with further large increases during
June, which were not seen for July. Over this period, temperature represented the principal forcing variable for plant
development, as the water-table depth was not yet a limiting factor for poplar vegetative development. From the last
part of August, the plants showed new large average vegetative increases, which reached a second maximum in the
first half of September. Here, strong correlation between vegetative increase and rain volumes was seen. The analysis
of the biomass production and the base diameter of the main shoots showed low variability across these two clones. The
‘Monviso’ clone showed higher biomass production, above all during the third year, when the diameter at the base was
also larger in comparison with the ‘AF8’ clone. In this study, the mean annual poplar dry biomass production during
the second biennial shift (2014-2015) was greater than that of the first (2012-2013), with this increase also occurring
without fertilisation and irrigation practices in the second year of cultivation.
Keywords: Poplar, short rotation forestry, meteorological variables, water table, biomass.
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