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Redenzione o snaturamento? Rappresentazioni letterarie della Riforma agraria nel delta padano emiliano-romagnolo

Piastra Stefano
Articolo Immagine
ISSN:
1126-7798
Rivista:
Geotema
Anno:
2021
Numero:
66
Fascicolo:
Geotema N. 66/2021

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Com’è noto, la Riforma agraria, attuata a partire dall’ottobre 1950 dal governo centrista, coinvolse quelle regioni italiane caratterizzate da problemi cronici connessi alla concentrazione fondiaria e a strutture sociali arretrate. Se tale programma si focalizzò sul Mezzogiorno e, in misura minore, sull’Italia centrale, l’unica area settentrionale designata come parte del progetto fu il delta padano, sia veneto, sia emiliano-romagnolo, a causa della povertà e del degrado sociale qui attestati. Specialmente nel settore deltizio emiliano-romagnolo, gli interventi messi in campo videro, accanto ai consueti espropri praticati dalla Riforma, un massiccio ricorso a bonifiche tramite idrovore delle locali aree umide, allo scopo di aumentare la superficie di terra da redistribuire agli assegnatari. Nel medio periodo un simile programma mostrò però tutti i suoi limiti, da un lato divenendo rapidamente anacronistico per un paese che, a partire dai tardi anni Cinquanta, andava conoscendo il boom economico; dall’altro alterando irrimediabilmente il paesaggio «anfibio» del delta del Po. Diversi autori locali rappresentarono la parabola di tale processo nelle rispettive opere letterarie: su tutte, I seminatori del tempo (1953), romanzo di Luciano Tommasi, offre una visione entusiastica e finalistica dell’opera riformatrice, mentre la raccolta di racconti Addio alle valli di Francesco Serantini, edita postuma (1981), ne tratteggia un bilancio decisamente critico, sottolineando lo snaturamento dei quadri ambientali originari. Parole chiave: Riforma agraria, delta del Po emiliano-romagnolo, paesaggi letterari, Luciano Tommasi, Francesco Serantini.

Redemption or Distortion? Literary Representations of the Italian Land Reform in the Po River Delta - Emilia- Romagna Sector The Italian land reform, launched in October 1950 by the Italian Christian Party, involved those regions characterized by chronic problems related to the concentration of land property and backward social structures. This program focused mainly on Southern and Central Italy, while the Po River Delta – both Veneto and Emilia-Romagna sectors – was the only area of Northern Italy included in the project, on the basis of the poverty and the social decay here attested. In the Emilia-Romagna sector of the delta in particular, the works were carried on not only through land expropriations, but also through the reclamation of the local wetlands, aiming at enlarging the surface dedicated to the assignees. In a medium-term perspective the program faced several problems, becoming anachronistic for a country like Italy, which was experiencing, since the late 1950s, an industrial boom; moreover, the reclamations altered the original «amphibious» landscape of the Po River Delta. Several local authors represented the process in their literary works: among the others, I seminatori del tempo [The Sowers of the Time] (1953), a novel by Luciano Tommasi, gives an enthusiastic vision of the land reform, while the collection of short stories Addio alle valli [Farewell to the Wetlands] by Francesco Serantini, published posthumous (1981), highlights a critical balance of the operation, underlining the distortion of the original landscape. Keywords: Italian Land Reform, Po River Delta – Emilia-Romagna Sector, Literary Landscapes, Luciano Tommasi, Francesco Serantini.