La sostenibilità dei porti italiani tra efficienza energetica e qualità ambientale

Nell’attuale quadro delle politiche ambientali, le politiche energetiche assumono un ruolo di primo piano per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese, che ha una carenza strutturale di alcune fonti energetiche tradizionali. In questo momento, peraltro, nel panorama della ricerca sembrano primeggiare gli studi diretti a verificare le modalità di produzione con energie rinnovabili e la loro localizzazione, assecondando la fattibilità economica e infrastrutturale nei contesti urbani e in particolare quelli portuali. Questi ultimi in particolare hanno sopportato un aumento di traffico rappresentato da navi sempre più grandi che trasportano in maniera sempre più veloce una quantità crescente di merci e di persone tanto che la qualità della vita in tali aree, soprattutto quelle urbano-portuali, è molto diminuita. Migliorare la qualità ambientale di questi territori diventa prioritario per una sostenibilità dello sviluppo e di conseguenza il contributo, in una prima parte, andrà ad analizzare tale situazione dei porti ponendo la fase dell’approdo delle navi nei porti per il trasporto come variabile determinante ai fini della qualità ambientale. Una volta ormeggiate, infatti, le navi non spengono i motori con un conseguente effetto inquinante aereo sia locale che globale molto elevato e, considerando la geografia dei porti italiani, alcuni tra i quali sono grandi centri urbani, si può comprendere l’impatto che tale pratica abbia sulle attività umane. Nella seconda parte il contributo studierà sotto il profilo ambientale ed economico due possibili modi per ovviare a tale problematica: la prima, consistente nel vantaggio derivante dall’entrata in vigore delle direttive IMO volte all’utilizzo del gasolio a basso contenuto di zolfo per le navi, dall’altra obbligare le stesse a spegnere i motori in porto ed ad alimentarsi esclusivamente attraverso energia elettrica fornita dai porti, provvedendo anticipatamente all’arrivo delle navi nel disporre di pontili e di attrezzature utili e sufficienti per alimentarle. L’analisi costi-benefici determinerà gli investimenti più corretti sotto il profilo di lotta al cambiamento climatico e di economicità. La terza parte è diretta a illustrare, infine, le possibili politiche da attuarsi in modo da realizzare la sostenibilità nelle aree urbano-portuali.

Parole chiave: aree portuali e qualità ambientali, efficienza energetica, sostenibilità dei porti, green economy.