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Clima e rischio geomorfologico in aree turistiche

Piccazzo Mauro (curatore) - Brandolini Pierluigi (curatore) - Pelfini Manuela (curatore)
Clima e rischio geomorfologico in aree turistiche
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Clima e rischio geomorfologico in aree turistiche

In paesi come l’Italia, caratterizzati da coste e montagne di notevole valore paesaggistico, associate a condizioni climatiche favorevoli, il turismo costituisce una delle più importanti risorse socioeconomiche. L’incremento del tempo dedicato alle vacanze e un maggior interesse per l’ambiente spingono attualmente i turisti a ricercare un sempre più intenso contatto con la natura anche attraverso attività sportive. Ciò ha comportato una maggior diversificazione delle destinazioni e, a fianco delle tradizionali mete prevalentemente culturali, sempre più si va diffondendo un turismo legato all’ambiente naturale senza che ne vengano tenute in debito conto le limitazioni, in particolar modo climatiche. Sulla base di queste considerazioni è nato il Progetto PRIN 2002 “Il clima e i rischi geomorfologici in relazione allo sviluppo turistico” (Unità operative delle Università di Camerino, Genova, Milano e Torino - Responsabile Nazionale Prof. Mauro Piccazzo) che si è proposto di analizzare, in diversi contesti geografici, i metodi di valutazione della pericolosità geomorfologica in aree a valenza turistica elevata per la definizione di scenari di rischio e di proporre nuove risorse ambientali sfruttabili con forme di “turismo sostenibile”.

INDICE

Presentazione - la valutazione della pericolosità geomorfologica in aree turistiche - pericolosità geomorfologiche e vulnerabilità lungo i sentieri turistici dell’ambiente alpino: proposta metodologica per la loro individuazione e rappresentazione - valutazione del rischio geomorfologico lungo un percorso di grande valenza geoturistica: la “Via dei Tubi” nel Parco di Portofino - pericolosità geomorfologiche ed elementi di vulnerabilità lungo alcuni sentieri dell’Alta Valtellina - incremento del rischio geomorfologico e turismo naturalistico. Il caso del “Sentiero Glaciologico” della Valle dei Fiori - il calving sulle Alpi italiane. Processi in atto e rischi connessi ad u fenomeno in rapida diffusione. L’esempio del Ghiacciaio del Miage (Monte Bianco) - valutazione della pericolosità geomorfologica lungo i sentieri escursionistici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini (Appennino centrale) - rischio geomorfologico indotto da elevato carico turistico: il caso della Spiaggia dei Conigli (Isola di Lampedusa) - pericolosità geomorfologica, ambiente carsico e fruizione turistica: il caso della Tana di Ca’ Freghé (alta Val Graveglia, Appennino ligure) - applicazione della scheda di pericolosità geoturistica all’ambiente carsico ipogeo: l’esempio delle Grotte di Frasassi (Marche centrali) - la percezione del rischio geomorfologico negli sport all’aria aperta - analisi della potenzialità turistico sportiva e della pericolosità geomorfologica delle pareti per l’arrampicata nel Parco dell’Aveto (Appennino ligure) - la valutazione del rischio geomorfologico negli sport all’aria aperta: l’esempio del canyoning - dinamiche geomorfologiche nelle aree camping della Provincia di Genova. Analisi e risultati - Erosione del suolo in Macaronesi.

Piccazzo Mauro


Brandolini Pierluigi


Pelfini Manuela


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