Per oltre un secolo i parchi e le aree protette hanno giocato un ruolo fondamentale nella conservazione della natura in Africa, fornendo importanti contributi alla sopravvivenza di specie rare e minacciate. Tuttavia questi buoni risultati sono stati inficiati da altrettanti numerosi insuccessi: rapido declino delle popolazioni di alcune specie carismatiche, ostilità accesa da parte delle popolazioni locali. La situazione è resa più drammatiche, ostilità accesa da parte delle popolazioni locali. La situazione è resa più drammatica, dalla rapida crescita demografica, dalla deforestazione, dal bracconaggio, dalle ricorrenti crisi politiche ed economiche. Dagli anni novanta le politiche e gli strumenti della tutela della natura sono stati oggetto di un ampio dibattito che ha investito la filosofia stessa della conservazione. La “nuova conservazione“ e, in parallelo, l’applicazione dei principi dello sviluppo sostenibile, hanno proposto nuovi approcci, noti sotto il nome di community conservation, che tendono a collegare la tutela della biodiversità con lo sviluppo sociale ed economico delle comunità rurali. Attraverso l’esame di numerosi casi di studio, provenienti soprattutto dall’Africa australe, questo libro indaga il funzionamento, le prospettive e i limiti di queste nuove idee.
Dalla protezione assoluta all’approccio comunitario - presentazione - introduzione - dalla parte del leone: la storia della natura in Africa - Africa addio? La natura in pericolo - al soccorso della natura: l’approccio tradizionale - alla ricerca di un nuovo paradigma: la community conservation - casi di studio locali - la politica dei parchi nel “nuovo“ Sudafrica - conservazione e identità culturale: il parco “contrattuale“ Richtersveld - uccidere per conservare: il progetto Campire in Zimbabwe - mete e modelli del turismo in Namibia - conclusioni riferimenti bibliografici.
Ha insegnato Geografia presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna dove insegna nella Facoltà di Lingue e Letterature Straniere e nella Facoltà di Economia (sede di Forlì). Ha dedicato buona parte dell’attività di ricerca allo studio dei problemi ambientali con particolare riguardo alla gestione delle aree costiere italiane, alle politiche di sviluppo sostenibile e alla tutela della natura in Italia e all’estero. È coordinatore del Dottorato di ricerca in “Qualità ambientale e sviluppo economico regionale” e responsabile di un’unità di ricerca del progetto nazionale “Turismo e sostenibilità in Africa”. È condirettore della rivista “Natura & Montagna”. Tra le sue ultime opere: Sviluppo sostenibile e risorse naturali in Africa (2003), Ambiente, economia e sviluppo sostenibile (2003), Compendio di geografia umana in collaborazione (2003).
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