De rerum concordia atque incrementis. Introduzione, commento e appendice
Più di vent’anni prima della partecipazione del Pascoli, anche Niccolò Tommaseo tentò la sorte al Certamen Hoeufftianum di Amsterdam con questo poemetto di genere didascalico rimasto poi pressoché sconosciuto e dimenticato. Se ne offre ora il primo commento integrale, che ne ricostruisce le relazioni con la poesia classica antica e quella della tradizione italiana, e con gli altri versi latini e italiani del Tommaseo stesso.
INDICE
Premessa - introduzione - riferimenti bibliografici - sigle delle opere del Tommaseo - digle delle poesie latine - testo e traduzione - commento - appendice. Le poesie latine (e greche) del Tommaseo - indice degli incipit dei componimenti latini - indice delle poesie italiane - indice delle parole e delle cose notevoli - indice dei nomi
Tommaseo Niccolò
Paradisi Patrizia
(Modena 1959) si è laureata all’Università di Bologna nel 1983 con Alfonso Traina. Ha insegnato latino e greco nel liceo classico e nella Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario dell’Università di Ferrara. Si occupa di poesia neolatina otto-novecentesca (soprattutto Pascoli e Tommaseo, dei quali ha pubblicato presso questo editore il commento ai carmi Pecudes e De rerum concordia atque incrementis), di onomastica letteraria, della ricezione dei classici negli autori italiani (da ultimo, nel volume I motti di Gabriele d’Annunzio). È direttore responsabile della «Rivista pascoliana» e membro della Commissione dell’Edizione nazionale delle Opere di Giovanni Pascoli.