Rimasta per lungo tempo ai margini dell’interesse critico, la retorica stoica - la caratteristica forma espressiva dei maestri del Portico, con le sue radicali istanze antiretoriche - è stata invece oggetto, nell’antichità, di attenzione intensissima e di incessanti polemiche, come ci viene mostrato da un’impressionante quantità di testimonianze. Seguendone le tracce, si va precisando un disegno retorico coerente e complesso, che partendo dal rifiuto delle strategie seduttive e patetiche della parola cerca di fondere in un modello paradigmatico la tradizione della brevità sapienzale e oracolare con le istanze del sintetismo dialettico. Al di là delle polemiche, fortissimo sarà l’influsso del genus dicendi degli Stoici, acutum, obscurum e spinosum, in cui l’abitudine alla scansione sillogistica conferisce al periodo un’inconfondibile forma breve, spezzata e sentenziosa: e l’arma più efficace dell’arsenale retorico stoico sarà quella dei paradossi, destinati a divenire uno dei più efficaci modelli di sententia filosofica disponibili nella tradizione retorica.
INDICE
Tradizioni retoriche e prassi espressiva dei maestri della Stoà - gli Stoici a Roma - Acutum dicendi genus - i riflessi della dialettica. Influenza dei procedimenti logici sulle tecniche espressive della Stoà - i paradossi degli Stoici.